Livello1 sperimenta col pesce “in barile” di Mirko Di Mattia. Ha aperto da poco più di un mese in zona Eur Serafico questo locale dove tutto ruota attorno al pescato che ogni giorno arriva da Ponza, Anzio e Fiumicino. Tanto che la patronna Emilia Branciani – che ha curato l’interior design dal respiro internazionale – ha voluto creare anche lo spazio pescheria, annessa ma non promiscua al locale. Qui, al pomeriggio, il personale di cucina si alterna per suggerire alla clientela abbinamenti e ricette da realizzare col pescato disponibile.
Di grande effetto è la vetrata targata Casali che separa la cucina dalla sala; creata ad hoc per il ristorante, dal leggero effetto ondulato e decorata con dei rami marini che lasciano intravedere il lavoro svolto dallo Chef e dalla sua brigata. L’effetto, con il riflesso delle luci verde-marino, è quello dell’acquario.
Dopo l’avvio con la consulenza dello stellato Felice Lo Basso (tutt’ora in corso), Emilia ha deciso di lasciare mano libera al giovane Chef Di Mattia. Il menù-base, pertanto, è in continua evoluzione. Punto fermo è l’altissima qualità della materia prima, variabili esogene sono la stagionalità e la quotidianità del pescato oltre alla creatività dello Chef. “Dopo un paio di prove andate male – racconta Emilia -, con Mirko è stato colpo di fulmine, ci siamo intesi subito; lui ha capito quello che cercavo – la valorizzazione della materia prima – e io ho trovato in lui uno Chef che ama sperimentare in continuazione con originalità e creatività”.
Non ha “miti” nè pigmalioni Di Mattia. Alle spalle la scuola alberghiera – che “mi ha dato le basi” -, otto anni di sala e quindi l’opportunità della prima esperienza in cucina come aiuto al Ristorante Poggio Antico di Montalcino; poi arriva al Gavius di Roma dove si mette in gioco in prima persona. Passione e studio gli consentono di crescere e migliorare, ma senza farsi influenzare dagli Chef star ne’, tanto meno, imitandoli. “Mi piace confrontarmi – dice Di Mattia – ma con Chef miei coetanei, per niente famosi”. Una freschezza che si coglie nei suoi piatti: Tramezzino caldo/freddo di tonno, Mezzaluna con stracciatella, astice e vaniglia, Tortello ripieno con anduja di tonno e crema di bruschetta al pomodoro.
Di Mattia a Livello1 si diverte e fa divertire con la cucina gourmet, ma sa accontentare anche i più tradizionalisti. “I piatti che mi piace cucinare di più sono i primi – ammette -, come un bello spaghetto allo scoglio”. Se poi ci si vuole affidare totalmente alla sua creatività, si può optare per il menù degustazione “a mano libera” (8 portate 80€). A pranzo scatta l’ora del “business lunch” coi piatti del giorno a prezzi più contenuti della cena. Novanta i coperti suddivisi tra interno (60) ed esterno (30).
Pane, pasta e grissini sono fatti in casa a Livello1, cosi’ come i dessert. A questi, a breve, sulla linea dell’aperitivo “Fish & Cocktail”, verrà abbinata la formula “Dessert & Cocktail”con i miscelati realizzati dal barman Nicolò Andrenacci (La Pergola e Dorsia tra le sue esperienze). Una bella sfida lanciata ad alto livello quella di Emilia Branciani.