Crudi di pesce, cucina di mare della tradizione, ma anche burger e carni. Santeria, storico locale del quartiere Pigneto si evolve e Gioia Di Paolo, restaurant manager e co-founder insieme al compagno Alessandro Cignetti, riesce con il suo savoir-faire da vera padrona di casa a rendere il locale ancora più ospitale. L’anima del ristorante resta la stessa delle origini. A cambiare, arricchendosi, è il menu per andare incontro ancora di più ai gusti e alle esigenze dei clienti.
“Il mio obiettivo era quello di creare, tassello dopo tassello, un posto in cui venire per mangiare bene, bere naturale e stare in serenità lasciando fuori ogni pensiero”, racconta Gioia. E ci è riuscita. Dalla sala, con un arredo tra “Alice nel Paese delle Meraviglie” e la taverna dei pirati dal fascino coloniale, al giardino interno, che trasporta in una foresta tropicale, la Santeria è un unicum.
Così come il nome “La Santeria”, il menu offre spazio a piatti che nascono proprio dai tanti viaggi fatti. Resta la grande attenzione verso la cucina di mare e dei piatti tradizionali, come gli spaghetti con le vongole, le polpette di baccalà – vero piatto signature -, sautè di cozze e polpetti alla Luciana. E poi la grande selezione di mare al Bar del Crudo, con le ostriche scelte e selezionate da Corrado Tenace e la sua Oyster Oasis.
Ma oggi La Santeria è anche Trattoria Consapevole, dove insieme al pesce si aggiunge una selezione di piatti di carne e vegetariani. Che sia per un aperitivo, una cena al bancone o tra amici.
“Non puntiamo all’opulenza ma solo ed esclusivamente all’eccellenza ed alla freschezza del pescato. Con il nostro chef Francesco Corsi, stiamo procedendo nello stesso modo anche per la nuova proposta carne”, spiega Gioia Di Paolo, “sceltissima e di qualità come la scottona per gli hamburger o il manzo per il tataki”. Consapevole anche la decisione di lavorare con le migliori botteghe di quartiere. La carne è quella della macelleria Poker del Pigneto e il pane è del panificio Frillocchi a Portonaccio. Ma si resta a Roma anche per la pasta fresca. Quella che non viene realizzata in casa viene acquistata da Mauro Secondi, vera e propria istituzione a Roma in fatto di pasta fresca artigianale.
Il menu di carne, oltre ai burger, offre la scelta tra molti altri piatti gustosi come il tataki di manzo marinato con carciofi, i paccheri al ragù di cortile con zeste di arancia, la focaccia farcita con tartare di manzo e il carciofo fritto. E poi l’immancabile tagliere con i formaggi di Vito di Cecca da Altamura ed i salumi del Salumificio Santoro di Martina Franca, ma anche la porchetta di Bernabei e la mozzarella del caseificio Stella di Amaseno.
Quanto ai vini, Gioia ha fatto una scelta ben precisa (e apprezzabile): creare una carta con solo etichette naturali di piccole aziende. L’obiettivo è la ricerca della massima espressione del territorio e senza preclusione geografica. E, chicca delle chicche, l’humidor coi sigari, da scegliere con apposita carta.