Da Otto il passato veste moderno e la tradizione diventa fusion. La nuova trattoria contemporanea di Ponte Milvio, una delle zone per antonomasia della movida romana, è un progetto pop, dinamico e divertente, nato dalle idee di Federico Del Moro e Matteo Lo Iacono, già impegnati nelle attività di successo di Dazio e Crunch. Un indirizzo dove trascorrere piacevoli momenti dall’aperitivo al dopo cena grazie alla cucina pensata dallo chef Lo Iacono e dai drink della bar lady Elisa Pelagalli.
L’idea è quella della trattoria contemporanea che omaggia la cucina mediterranea ma con una decisa impronta pop e cosmopolita. Da qui le rivisitazioni dei grandi classici con un’impronta fusion: amatrigyoza (gyoza all’amatriciana al vapore e piastrati, datterini confit, pepe Sichuan, fonduta di pecorino romano e glassa di aceto balsamico); carbo tartare (tartare di manzo al coltello, pepe del Madagascar, guanciale croccante, carbo crema e crostino di pane); uovo 68 (uovo cbt al panko, fonduta di Parmigiano Reggiano 24 mesi, polvere di funghi porcini e olio alla vaniglia) per degli antipasti decisamente esplicativi della cucina.
Si passa poi ai primi piatti dove la porchetta diventa il ripieno dei ravioli, con crema di sedano rapa, pesca sciroppata home made, riduzione Syrah ed olio all’aneto. Imperdibili la Nerano Ripiena (un’unica tagliatella di pasta fresca ripiena alla Nerano, bagna cauda all’aglio nero, fonduta di Provolone del Monaco, basilico crispy e pepe nero) e la Cacio, Pepe e Mele (gnocco ripieno al cacio, cotto e piastrato, decotto ai tre pepi – Sichuan, Madagascar e nero – mele flambate). I secondi spaziano dal Filetto di manzo bardato al lardo di patanegra all’Ottogiana (la parmigiana secondo Otto: melanzana al forno, bavarese di melanzane, fonduta di Parmigiano Reggiano 24 mesi, olio al basilico, datterini rossi confit, basilico greco e viola, crostini di pane).
I dolci si prendono la scena con un angolo interamente dedicato, soprannominato Dolciotto: una piccola vetrina a vista attraverso cui i clienti potranno vedere completare le loro dolci portate dal Pistacchio e lamponi alla Zuppa inglese fino alla mousse di basilico e albicocca e al semifreddo di mandorla e gelsi. Ogni giorno, dalle 17:30 alle 20:00, è poi il momento dell’aperitivo con il menu alla carta dedicato alle sfiziosità della cucina in abbinamento a vini alla mescita e ai drink studiati da Elisa Pelagalli che, per l’occasione, si è ispirata ai grandi classici della mixology internazionale dando vita ad una drink list fusion con ingredienti che partono dalla tradizione fino alle contaminazioni internazionali, come nel Drink Pinky (twist su base rum e ginger beer speziati, sciroppo di amarene Fabbri e sciroppo di cocco, dolce ma pungente). Sono sei i signature by Otto oltre ai mocktail (i “finti cocktail” o semplicemente cocktail alcol free) e alla selezione di Spritz (Spritz Saint Germain; Cherry Spritz; Spritz con liquore di camomilla).
Il locale, che richiama uno stile nitidamente francese tra boiserie, pavimento a scacchi bianchi e neri e lampade, vanta un dehors esterno su strada e una sala interna da circa 40 coperti. Quest’ultima è impreziosita da un vernissage in mostra che, periodicamente, esporrà ai clienti quadri di artisti contemporanei.