Un locale storico che riprende vita in chiave contemporanea, un gioco di squadra in cucina e in sala che fa centro, il vino protagonista tanto quanto le portate in tavola. Sono i tratti peculiari di Convivio Ampelo, nuovo ristorante sull’Aurelia Antica, alle porte di Villa Pamphili. Davide Quartieri, quattro generazioni di ristoratori alle spalle, ha messo tutta la sua passione per dare vita a un locale che punta a diventare ritrovo conviviale, appunto, per appassionati di vino e cucina creativa. Alla base di tutto c’è una squadra con una sincera condivisione di intenti.
Anche in cucina, dove di solito è lo Chef il protagonista, il lavoro è orchestrato da un quartetto: Genny Lucantoni agli antipasti, Guglielmo Della Camera ai primi, Diana Condarelli si occupa dei secondi mentre Giulia Aquilani cura la pasticceria e i dessert. Il risultato è un menu dove ogni piatto sembra il brano di un album musicale: li si vorrebbe assaggiare tutti; dalla Tartare di gambero con corallo al nero di seppia alla Rana pescatrice al vapore, crema di asparagi e pepe di Sichuan, dal Risotto Vialone Nano con cime di rapa, acciughe e cedro candito al Maialino da latte cotto a bassa temperatura glassato con cavolfiore gratinato e maionese alla senape. Tra i dolci, la Tarte au citron è una vera e propria sinfonia dove il dolce e l’agrumato, la fragranza e la cremosità si sposano con un’armonia che rende un dolce ardito un vero capolavoro.
Per quanti non vogliono scegliere e preferiscono abbandonarsi alle cure degli Chef, Convivio Ampelo propone tre percorsi degustazione – due da cinque portate e uno da sette – a cui affiancare quattro diversi wine pairing tra “premium” e “luxury” (da tre calici e quattro calici). La carta dei vini, curata dallo stesso Quartieri e dal Maitre e Sommelier Federico Milone – coadivato in sala da Veronica Boncompagni e Marjol Cena -, mette assieme tra le più importanti denominazioni italiane e del mondo; una ricerca che ha portato sugli scaffali oltre 450 etichette tra produttori biologici, biodinamici e naturali, dai nomi più blasonati a realtà più di nicchia.
Completa il quadro la drink list, firmata sempre da Milone, per il rito dell’aperitivo piuttosto che per l’after dinner. A fare da cornice è un locale di ampio respiro che si sviluppa su tre sale, dal tocco contemporaneo che lascia però intravvedere tracce del passato, come piccoli ritagli delle antiche pareti piuttosto che la pietra di tufo della cantina originale dei primi del ‘900. Da Convivio Ampelo “passato e presente si intersecano inestricabilmente tra loro, perché le cose migliori arrivano da lontano, ma hanno lo sguardo rivolto al futuro”.