Ragazzi appassionati e piatti mai banali che fanno della semplicità una cosa grande. Il lavoro si vede e si sente da Dogma, ristorante di pesce aperto da pochi mesi a piazza Zama, che ha nella brace un sorprendente inedito. Gabriele Di Lecce e Alessandra Serramondi, giovanissimi entusiasti, classe 1995 lei e 1994 lui, sono partiti dalle proprie esperienze (lui in cucina, lei in sala) per creare un locale che fa centro.
Dogma riesce a fare centro senza l’ausilio di effetti “wow” o ricercatezza fine a se stessa: la ricchezza è nelle idee, nella sintesi tra passione e dedizione. Sta tutta qui la grande ricchezza (e bellezza) di questa cucina che riempie lo spirito senza aver bisogno di risonanza.
Nei piatti dello Chef Di Lecce “mare” non è solo una parola vuota, evocativa. “Tra il Grano e il Mare” basta chiudere gli occhi e, di colpo, ci si ritrova alla tavola di un borgo marinaro, sulla quale non può mancare una fresella croccante (fatta in casa con grano siciliano macinato direttamente in cucina), alici marinate, capperi, cipolla dolce… (foto in alto a sinistra). Anche quando sembrano più elaborate e creative, come i Bottoncini ai Broccoli con Arzilla al Barbecue (seconda foto a sinistra), le portate non perdono mai di genuinità.
Gabriele Di Lecce, non a caso, definisce la sua come “una cucina dalle radici solide, genuina e tradizionale ma concepita in un’ottica moderna”. La semplicità si fa grande ricchezza grazie alle forti basi tecniche dello Chef, cresciuto nelle cucine di Lele Usai, Anthony Genovese, Yannick Alléno.
Così come la cucina, dove arrivano solo materie prime artigiane selezionate con attenzione, anche “la nostra carta è stata creata con molta cura”, racconta Alessandra Serramondi, che gestisce la sala con disinvolta professionalità, “sono presenti solo vini che come noi hanno una storia da raccontare”.
Dogma si rivela un’autentica scoperta, un piccolo mondo antico che diventa contemporaneo. Un’esperienza carica di entusiasmo e dal potenziale enorme, se segue la buona strada intrapresa dell’umiltà.