Come sarà la ristorazione del 2021? TheFork, brand di Tripadvisor e piattaforma di prenotazioni online, ha cercato di capire – con il supporto della sua community di utenti e ristoratori – come sono cambiati i consumi fuori casa e quali potrebbero essere le tendenze del 2021. Alcune di queste erano emerse già qualche mese fa nella nostra inchiesta sul futuro della Ristorazione post-Covid.
La crisi pandemica ha fatto sì che molti clienti preferissero gli spazi all’aperto e ben l’88,6% dei rispondenti conta di optare ancora per questa possibilità. Un’abitudine che, invece, tornerà nella norma sarà la pausa pranzo. Se molti durante un 2020 di smart working hanno mangiato a casa, non appena sarà possibile tornare in ufficio il 36% degli intervistati riprenderà con regolarità a mangiare fuori. Lo stesso vale per il tempo dedicato a cucinare.
Nei mesi di lockdown e “coprifuoco”, coi locali chiusi, tanti si sono dilettati nella preparazione di ricette a casa ma quest’anno ben il 51% conta di abbandonare questa abitudine. Resterà, invece, l’attenzione per l’economia locale. Le restrizioni anti-Covid hanno, infatti, limitato gli spostamenti e favorito gli acquisti di vicinato e il 61% degli interpellati continuerà a prediligere i produttori locali rispetto alla grande distribuzione.
Del fuori-casa nel 2020 sono mancati soprattutto la cucina, ovvero provare ricette particolari, la socialità e il servizio a tavola. Il 70% dei rispondenti è convinto perciò che il delivery e l’asporto torneranno al loro consumo pre-lockdown appena i ristoranti riprenderanno a ritmo regolare. Le attività di ristorazione si sono, in ogni caso, attrezzate sempre più su questo fronte. Il 60% ha fornito nel 2020 servizi di asporto, il 48% la consegna a domicilio e il 23% ha venduto i prodotti a marchio proprio. Per quasi il 60% dei business, però, si è trattato di soluzioni con ridotti effetti economici, utili soprattutto a restare in contatto con i clienti.
Il legame con la clientela è stato un altro tratto saliente: più dell’80% dei ristoratori ha usato social media, mail e Internet in generale per dialogare con la propria community. Secondo gli utenti, però, due trend emergono su tutti: ci si aspetta che sempre più ristoranti vendano anche la propria produzione attraverso botteghe fisiche e/o e-commerce; potrebbe prendere piede l’offerta di pasti all-day-long, oltre ai classici legati a pranzo e cena, anche se, per ora, appena il 10% dei ristoratori ha già pensato a una carta adatta a qualsiasi ora. Un’offerta, quindi, che diventa sempre più “All In”, col ristorante che fa anche da piccola bottega, vende i propri prodotti e sfrutta tutte le ore della giornata: dalla colazione al pranzo, alla pausa merenda e Tè fino all’aperitivo e alla cena.
Si impongono sempre più anche le soluzioni tecnologiche. Il 72% dei rispondenti ha dichiarato che nel 2020 ha utilizzato servizi digitali per la prima volta, segno che il Covid ha accelerato verso la digitalizzazione. Protagonisti del prossimo anno saranno, dunque, i metodi di pagamento contactless, le prenotazioni online, i menù digitali e le gift card. Il parere è unanime anche per i ristoratori che nel 2020 hanno adottato soprattutto le prenotazioni online, i pagamenti e i menù digitali e il registro elettronico per il tracciamento dei contatti. L’80% degli esercizi interpellati conta di continuare a usarli anche nel 2021.
Per quanto riguarda le abitudini alimentari, tra i trend del 2021 ci sono le ricette anti-spreco, i prodotti a basso impatto ambientale e la dieta climatariana, complice la sempre maggiore sensibilità del pubblico nei confronti dei temi legati alla sostenibilità. Infine, quali accortezze avranno i clienti nel 2021 nella scelta del ristorante? Per il 65% sarà più importante che in passato scegliere un ristorante in base al prezzo medio e l’80% presterà più attenzione ai locali che propongono sconti o promozioni.