di Emmanuel Milano
A Pozzolengo, tra le colline moreniche del Lago di Garda che si dividono tra Brescia e Mantova, crescono i filari della Cantina Borgo la Caccia un’oasi di 90 ettari, 40 dei quali dedicati alle vigne. Qui si producono soprattutto Lugana nelle uve a bacca bianca e Carmènere, Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, tra quelle a bacca rossa. L’azienda della famiglia Bonomelli, nata alla fine degli anni ’90, con l’obiettivo di sostenere il progetto della comunità di recupero Lautari, ha creato un nuovo ambito di reinserimento lavorativo per i ragazzi ospiti. La Cantina ha saputo affermarsi negli ultimi anni con l’arrivo di diversi premi, come il “Luca Maroni” ottenuto dal Carmenoire (96 punti).
Il Lugana Doc è la punta di diamante della produzione. Proveniente dalla vinificazione del vitigno autoctono Turbiana di Lugana, è un vino bianco dal gusto morbido ed elegante. La vinificazione avviene in serbatoi di acciaio inox, l’affinamento per 6 mesi in acciaio con passaggio di 2 o 3 mesi in bottiglia; il colore è giallo paglierino con tenui riflessi verdognoli; al naso è piacevole e intenso con fragranti note di fiori, agrumi e mandorle; al palato la struttura avvolge in pienezza il palato; ha una buona sapidità e la chiusura minerale; tredici gradi, si abbina perfettamente a piatti a base di pesce di lago e crostacei ed è ottimo servito come aperitivo ad una temperatura tra i 12 e i 14 gradi. È un vino con una forte personalità e può essere abbinato anche a formaggi morbidi.
Nella sua versione nobile, che raggiunge i 13 gradi e mezzo, il Lugana superiore Doc gode di un’attenta selezione delle uve. La vinificazione avviene tramite pressatura soffice, la fermentazione è in acciaio a temperatura controllata e in barriques. C’è una lunga permanenza sulle fecce. L’affinamento in questo caso è effettuato per 10 mesi in acciaio con il passaggio finale in bottiglia per almeno 60 giorni. Dal colore giallo paglierino carico, con riflessi verdognoli, ha un naso piacevole e intenso con fragranti note di fiori, frutta a polpa bianca e mandorle. Al palato ha una struttura piena è sapido e minerale. Si abbina perfettamente a piatti a base di pesce di lago e ai crostacei, ma è ideale anche per un aperitivo.
Nella produzione di rossi, il fiore all’occhiello è il Carmenoire. Potente, caldo e profumato viene vinificato con una fermentazione alcolica e malolattica a temperatura controllata da uve Carmènere, di origine bordolese. La macerazione controllata delle bucce avviene in fermentatori di legno. La permanenza sulle fecce nobili è lunga. Dal colore rosso rubino cupo con riflessi violacei e neri, è quasi impenetrabile. Al naso è complesso, fruttato, speziato, minerale, rievoca frutti neri, note balsamiche, sottobosco, sambuco, macchia mediterranea, pepe nero, pepe bianco, cacao nero e caffè. Morbido al palato è carnoso, con tannino e trama densa e liquida. Tredici gradi e mezzo, si accompagna a tutte le carni rosse, alla selvaggina e ai formaggi secchi e stagionati. Ottimo anche abbinamento con cioccolato fondente.