“Amami” è un invito e, allo stesso tempo, un richiamo. L’invito – che è anche un’aspirazione – è rivolto agli ospiti; il richiamo, per assonanza, è alla parola “Umami”, il quinto gusto (“saporito” in giapponese). “La nostra ambizione” spiega Simone Rosini, patron del locale assieme a Mattia Recchi, “è quella di diventare un luogo riconoscibile nel panorama ristorativo, che riesca a farsi amare sia per l’origininalità delle sue proposte di cucina e bar che per il design dei suoi spazi”.
Aperto da un paio di mesi nel quartiere Trieste, Amami si sviluppa tra un interno da 40-50 coperti con cucina a vista e corner bar e un ampio dehor privato in teak da 120 coperti, anch’esso con angolo bar e zona lounge con comode sedute in cui sprofondare per l’aperitivo o il dopo cena.
Lo Chef Riccardo Fanucci – che, tra le altre cose, è stato Executive Chef alla Gambero Rosso Academy Japan di Tokyo – ha ideato un menù di impronta mediterranea che evoca l’Oriente tra influenze indiane, giapponesi e cinesi. In carta si ritrovano, così, molti riferimenti della nostra tavola con ispirazioni che guardano a Est: come la “Taratare di tonno, zezero, crumble con mandorle, salsa al mango e peperoncino” (foto a sinistra) o il “Sashimi di salmone marinato con gin e barbabietola” (al centro). Tra i primi, il fiore all’occhiello è il “Tonnarello Amami” aglio, olio e peperoncinocon crudo di gambero rosso e spuma di burrata (in alto). Nei secondi a spiccare sono il “Black cod” con patate mantecate allo zafferano e olio estratto al prezzemolo (foto in basso) e la “Wagyu streak”. Amami ha pensato anche alla proposta lunch, ma con un menù a prezzi più contenuti rispetto alla cena. La carta dei vini è essenziale e si articola tra must have ed etichette meno blasonate ma ricercate, come Feudi di Romans o Polencic.
Il bar è guidato da Francesco De Nicola, bar manager vincitore della finale nazionale Bacardi Legacy 2019. La linea dei drink segue la filosofia dei piatti: sapori mediterranei con un leggero accento orientale unito all’uso delle fermentazioni. La lista dei cocktails si articola tra nove signature e tre classici, come il Ti Punch, il Perfect Manhattan e il Perfect Negroni. Tra i signature, si trovano “Amami Bay”, una rivisitazione del Margarita, e “Ritual”, una sorta di spritz con Cordiale alla lavanda e corteccia di rabarbaro.