Almost hidden behind a small door in via dell’Arancio (an out of sight alley in the most glamour zone of Rome), Vilòn is a new Small Luxury Hotel with such a personality. Far from matching the Boutique Hotels standards, Vilòn is part of the ancient Borghese Palace and has both domestic and aristocratic charm. The Hotel consists of just 18 rooms (Charming or Suite), the Lounge Bar called Il Salotto and the restaurant Adelaide which pays tribute to the Princess Adelaide Borghese, symbol of timeless elegance.
Il Salotto seems to be created just for those desiring to plunge in sofas sipping a drink in complete confidentiality and relax. As well as cocktails – classics or revisited with an exotic style– the menu offers the opportunity of having an easy meal at all times. The colonial atmosphere of the interiors is supposedly linked to the tropical touch of the patio where, between ferns and philodendrons, it is possible to drink an aperitif, to have dinner or even to linger for a smoky after-dinner, far from any city noise.
The dining hall is adjacent to the bar. Adelaide opens its kitchen with the buffet continental breakfast – also for external guests – but lunch and dinner are the moments in which the restaurant is at its best. Chef Gabriele Muro, Neapolitan of Procida and Roman by adoption, has balanced in the menu roman tradition, neapolitan estrus and mediterranean classicism which, in some cases, match.
One example out of many, “Ajo, Ojo and Baccalà” – Spaghetti, garlic and Evo sauce, cod flakes, bread crumbs – is a recipe mixing one of the most simple and traditional Italian dish with cod, the main product of the roman kitchen (upper right corner of the picture). The favourite creation of Chef Muro is certainly “Porgi l’altra guancia”, a braised veal cheek which is overcooked for more than three hours in the old-fashioned way (in the lower right corner). The elegant and cosy ambience is complemented by an impeccable mise en place, like the one found in those houses that care about their guests, and by the careful but discreet service of Maître Toni Rossetti. In details, such as the Richard Ginori crockery, a whispered luxury emerges.
“Vilòn has been thought as a space to live, made of beauty and style, grace and intimacy” said Giorgia Tozzi, Director and very gentle Host. “Reception is very personal, conviviality is confidential, luxury is subtle in order to give a far from standards experience”, added Mrs. Tozzi.
If not the real house, Hotel Vilon is undoubtedly the house everyone would like to have and where everybody, being traveler or bystander, may find his pause of happiness.
Hotel Vilòn, via dell’Arancio 69, Rome Tel +3906878187
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*Hotel Vilòn, una pausa di felicità anche se non si è in vacanza
Quasi nascosto dietro una piccola porta su via dell’Arancio, defilata stradina nella zona più glamour del centro di Roma, l’Hotel Vilòn è un nuovo Small Luxury con una spiccata personalità. Lontano dagli standard del boutique hotel, il Vilòn ha un fascino domestico e aristocratico al tempo stesso.
Ricavato da un’ala dell’antico Palazzo Borghese, che custodisce un giardino privato negato agli estranei, l’Hotel è composto da appena 18 camere (tra Charming e Suite), il Lounge Bar “In Salotto” e il Ristorante “Adelaide”, che rende omaggio alla Principessa Adelaide Borghese simbolo di un’eleganza senza tempo.
Il Salotto del Vilòn pare ideato apposta per quanti vogliono sprofondare in poltrona sorseggiando un drink in totale riservatezza e rilassatezza. Oltre ai cocktails – classici e rivisitati in stile esotico -, la carta offre la possibilità di un pasto poco impegnativo a tutte le ore. L’atmosfera coloniale degli interni fa quasi da richiamo al tocco tropicale del patio, dove, tra felci e filodendri, è possibile sorseggiare un aperitivo, cenare e anche soffermarsi per un after dinner accompaganto dal fumo, lontani da ogni frastuono della città.
Adiacente al bar si cela la sala del Ristorante. “Adelaide” apre la sua cucina con la colazione continentale a buffet – ache agli ospiti esterni – ma sono il pranzo e la cena i momenti in cui si esprime al meglio. Lo Chef Gabriele Muro, partenopeo di Procida e romano di adozione, ha bilanciato il menù tra tradizione romana, estro partenopeo e classicità mediterranea che, in alcuni casi, si incontrano.
Un esempio su tutti è “l’Ajo, Ojo e Baccalà”, una ricetta che parte da uno dei piatti più semplici della cucina italiana arricchito con uno tra i prodotti principe della cucina romanesca. Il piatto “del cuore” di Muro è senza dubbio la guancia brasata, a declinare il suo eclettismo che spazia nella cucina regionale italiana. Un piatto della tradizione, “Porgi l’altra guancia” – la guancia viene stracotta per oltre tre ore alla vecchia maniera -, che lo Chef illumina con il colore tipico partenopeo.
Mise en place impeccabile, come quelle delle case che tengono ai propri ospiti, e il servizio attento ma discreto del Maitre Toni Rosetti completano un ambiente accogliente ed elegante. Nei dettagli, come le stoviglie Richard Ginori, un lusso appena sussurrato.
“Vilòn è stato pensato come spazio tutto da vivere, fatto di bellezza e stile, grazia e intimità”, spiega la direttrice e anfitriona Giorgia Tozzi, “l’accoglienza è molto personale, la convivialità riservata, il lusso discreto, con l’obiettivo di regalare un’emozione totalmente lontana dagli standard”.
Se non è proprio casa, Hotel Vilòn è senza dubbio la casa che tutti vorrebbero e dove ognuno, che sia viaggiatore o astante, può trovare la sua pausa di felicità.