Francesco Apreda lascia Imàgo all’Hassler per far partire il gourmet del The Pantheon Iconic Rome Hotel, mai decollato.
Dopo la notizia tirata fuori da Sonia Ricci su Repubblica Sapori, lo Chef 1 Stella Michelin ieri ha postato sulla sua pagina Facebook un articolo di Identità Golose che non fa altro che rilanciare lo scoop con tanto di foto che lo ritrae con la valigia. Una notizia che sarebbe dovuta diventare di pubblico dominio, spiegano a Gugsto.it fonti ben informate, solo dopo che fosse stato trovato un suo sostituto a Imàgo. Ma tant’è, nelle cucine (e fuori) si parla.
Il “trasferimento” di Apreda, perciò, come lo definisce Roberto E. Wirth, proprietario e Direttore Generale dell’Hassler, avverrà non appena verrà individuato uno Chef “di alto livello” a cui affidare la gestione della cucina di Imàgo. Il suo nuovo approdo, il ristorante del The Pantheon Hotel, è pronto da mesi, tant’è che ha fatto da cornice al cenone di San Silvestro. La riserva da sciogliere, semmai, è sul nome “Dionysus” che, fino a dicembre, si stava valutando di cambiare.
Anche perchè il nome “Dionysus”, da quando l’albergo fu inaugurato la scorsa primavera, è stato già collegato a un altro Stellato, Pasquale Palamaro. Lo Chef ischitano che la proprietà, il gruppo Tridente Collection, aveva individuato per offire alla clientela una ristorazione di alto livello.
A maggio dello scorso anno c’erano già la carta e i menù degustazione del Dionysus – “Passeggiate di Primavera in Riva al Mare” e “Un Mare di Idee” – ma il gourmet non decollò. Il perchè lo spiega lo stesso Palamara contattato da Gugsto.it: “Lasciai ancora prima della partenza, perché non condividevo il modo di fare della società e, siccome per ottenere dei risultati significativi, bisogna crederci costantemente, ho preferito non partire”. Lo Chef ischitano non commenta la notizia dell’arrivo di Apreda che, fa sapere, ha seguito sui social, e si limita a un in bocca al lupo. “A Francesco auguro il meglio veramente perché se lo merita tutto”.
Seguirono mesi di ricerca al The Pantheon, fino all’arrivo, a novembre, di Luca Ludovici che, nei piani della proprietà, avrebbe dovuto guidare tre cucine: quella del Divinity Terrace Restaurant sul roof top dell’hotel, del bistrot Liòn e, da dicembre, del ristorante gourmet al piano terra del The Pantheon. Lo stesso Emidio Pacini, che col fratello Fabrizio ha preso in affitto l’edificio dal fondo Dea Capital Re Sgr per realizzare l’Hotel Cinque Stelle (10 milioni di euro l’investimento), aveva spiegato al Gambero Rosso il progetto.
“Abbiamo selezionato uno chef giovane in cui crediamo, vogliamo dargli l’opportunità di esprimersi, perché a noi interessa la sostanza. Il valore è fatto di sostanza”, aveva dichiarato Pacini. Poi un altro cambio perchè probabilmente si era palesata l’opportunità di avere con se un altro Chef Stellato, Apreda appunto. In pratica, o nella sostanza, per usare le parole di Pacini, la Stella Michelin è quasi assicurata. Un risultato non di poco conto in termini di ritorno di immagine per un Hotel di lusso in poco più di un anno dall’opening e che vanta già l’inserimento nella Autograph Collection di Marriott.
PS la cucina sarà mediterranea.
*Nella foto di apertura la sala del ristorante gourmet del The Pantheon, già “Dionysus” (?)