Castello della Castelluccia sembra uscito da un libro di storia. Costruito tra il XII e il XIII sec. dalla nobile famiglia Cancellieri sulle vestigia di una villa romana, la dimora sorge a pochissimi chilometri da Roma, nel Parco di Veio. Il castello dà il suo nome all’intera tenuta su cui si sviluppano l’azienda agricola La Castelluccia e un campo pratica di Golf. Si tratta di una vera e propria oasi di pace e tranquillità immersa nel verde della campagna romana, tra distese di campi e bestiame al pascolo.
L’Hotel dispone di 23 camere, incluse 5 suite, con mobili d’epoca, pavimenti in cotto e legno, soffitti in travi; una Spa con vasche idromassaggio e bagno turco, un’area piscina e il ristorante “La Locanda” dal fascino medievale, tra mura in pietra, un antico pavimento in cotto, i soffitti a volte e l’imponente camino a dominare la sala.
La cucina, guidata allo Chef Ivano Belli, ha un’impronta legata alla tipicità e alla sostanza. Nella scelta delle materie prime, si privilegiano i prodotti stagionali e, per quanto possibile, locali. Il nuovo menù autunnale è una tentazione continua, tra piatti della tradizione e portate più originali a base sia di carne che di pesce.
Si parte con gli antipasti – dove spiccano il “Flan di reggiano 36 mesi con salsa di mosto cotto e prosciutto crudo di Sauris”, lo “Sformato di zucchine con alici marinate, uvetta e pinoli”, la “Carne salada marinata alle 5 spezie con grana, misticanza e tartufo di Norcia”; si prosegue coi primi, tra “Fettuccine di saraceno fatte in casa” (al tartufo, con porcini o con pomodoro fresco), “Maltagliati di grano con ragout di faraona e scorzette d’arancia”, “Tortelloni di pesce burro su bisque gamberi e stracciatella”. Tra i secondi, si distinguono la “Scaloppa di fois gras con riduzione di lamponi”, il “Guanciotto di manzo brasato al vino rosso a lunga cottura con verdure glassate” e la “Rosetta di vitella avvolta con lardo di cinta senese e aromatizzata al rosmarino”.
Una parte del menù è dedicata alla “Griglia” dove emblematici sono “La bistecca del Castello” (Tomahawk di manzo irlandese da 1 kg), la “Entrecote marezzata di vero Kobe Wagiu (da 300 gr) e il “Segreto extra di iberico a lunga cottura”.
Ad accogliere gli ospiti in sala e ad accompagnarli durante l’intero pasto c’è il maitre Maurizio De Angelis, che fa da vero e proprio padrone di casa. Al termine del pranzo o della cena, ci si può accomodare al Bar del Castello, impreziosito anch’esso da un camino, o sulla terrazza esterna con vista sul verde circostante.
Oltre che per una piacevole gita fuori porta, il Castello della Castelluccia è location ideale per celebrare eventi, come meeting, convegni o matrimoni. Ogni angolo offre spunti di grande prestigio e suggestione, dalle sontuose sale interne agli scorci offerti dalla piscina e dal parco che lo circonda.
Più che il lusso, sono il fascino della sua antica storia – che attraversa oltre un millennio – e la bellezza in cui è inserita a rendere unica questa dimora. Tra i visitato illustri ci sono personaggi quali Papa Pio VII e la Regina Cristina di Svezia. che racchiude
Alla Castelluccia si respira un’atmosfera intrigante ed enigmatica resa ancora più carica di mistero dalla leggenda che aleggia sulle sue mura. Per festeggiare Napoleone Re d’Italia, proprio Pio VII fece costruire un pallone aerostatico che, si narra, si ruppe in corrispondenza della tomba dedicata a Nerone. Da allora, pare che l’imperatore romano, risvegliatosi bruscamente, si aggiri collerico nei dintorni del castello. Quale meta migliore per la notte di Halloween? Lo Chef ha pensato anche a un menù ad hoc.
Castello della Castelluccia, via Carlo Cavina 40, Roma. Tel 0630207041
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