Hotel di Charme con appena venti camere, Villa Laetitia è un gioiello liberty che ha nell’Enoteca La Torre il suo fiore all’occhiello, non solo per la Stella Michelin. Al ristorante è dedicata l’antica sala da pranzo della villa, al piano terra, che affaccia sul giardino; a seconda delle occasioni, può essere uno spazio intimo da appena trenta coperti, dove si pranza e si cena tra affreschi e stucchi, arredi originali di inizio ‘900 e porcellane di pregio (anche a firma “Anna Fendi”, la padrona di casa), oppure un ambiente per celebrazioni con tavoli ad hoc e coperti per cinquanta persone. Un unicum tra i ristoranti stellati.
Ci troviamo sulla riva destra del Tevere, Quartiere Della Vittoria. Nonostante la vicinanza al cuore pulsante della Capitale e alle sue attrazioni, Villa Laetitia è un’oasi di quiete unita allo stile di una residenza unica a cui Anna Fendi Venturini ha restituito l’antico splendore. Le camere, in parte ai piani alti della residenza – Villa Apartment – in parte nella Garden House – antica foresteria della casa – permettono a chi vi soggiorna di poter godere della vista sulla città così come del verde e del silenzio del giardino.
Domenico Stile è l’Executive Chef da febbraio 2016 e ha ottenuto in pochi mesi la conferma della Michelin per il ristorante e la sua prima Stella. Il giovanissimo Chef (28 anni) ha portato a Enoteca La Torre le suggestioni della sua terra, la Campania – Enrico Cosentino e Nino di Costanzo i suoi mentori -, ma anche la creatività maturata lavorando in cucine blasonate: Antonino Cannavacciuolo, Gianfranco Vissani, Enrico Crippa e Massimo Bottura tra i suoi maestri.
I suoi piatti sono un vero e proprio viaggio partenopeo, nella scelta delle materie prime come nella tavolozza dei colori. Emblematici sono il “Risotto al limone di Amalfi, tartufi di mare, asparagi e yogurt di bufala” e la “Pezzogna al lemongrass, caponatina di verdure, cipolla rossa e rapa rossa fermentate e salsa mediterranea”. Tra i dessert, sempre per proseguire il viaggio tra i sapori e i profumi della Campania, spicca la “Crema bruciata di pastiera, pompelmo, sorbetto agli agrumi e achillea”. Il legame coi sapori del territorio, il rispetto della rotazione naturale delle stagioni e la valorizzazione delle produzioni tradizionali, sono alla base della cucina di Stile e del sous Chef Antonio Autiero.
Oltre alla sala del ristorante, caratterizzata dalla grande vetrata simbolo di Villa Laetitia, al piano terra ci si può intrattenere nella sala Castellani, utilizzata come tea room e per degustazioni; al bar “Il Piccolo”, per un drink o un piatto veloce dal menù dedicato, e il dehor con giardino, ideale per chi vuole godersi un after dinner accompagnato magari da un buon sigaro.
A fare da guida in questo vero e proprio paradiso per bon vivant e amanti della Bellezza è il restaurant manager Luigi Picca. La sua missione, assieme al sommelier Rudy Travagli (la cantina è tra le più importanti d’Italia con circa 1.200 etichette) e allo staff, è offrire un’esperienza sensoriale di altissimo livello. Il segreto è abbandonarsi alle loro cure.
Enoteca La Torre a Villa Laetitia, Lungotevere delle Armi 22, Roma
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