La Terrasse del Sofitel Roma, tra terra e mare coi piatti firmati d’Alessio

La sensazione sulla terrazza del Sofitel è quella di essere sulla prua di una nave; anzichè il mare, di sotto, c’è il verde dei giardini privati di Villa Medici e di Villa Borghese; dritto davanti lo sguardo si apre sul quadrante di Roma in cui spiccano la cupola di San Pietro e le torri di Villa Medici, più a sinistra si scorgono chiaramente Trinità dei Monti e il Pantheon. “Cuisine & Lounge” non è una denominazione solo estetica.

“La Terrasse”, infatti, si può godere a pranzo e a cena, ma anche solo per un aperitivo; che ci sia il sole o che fuori piova, grazie al tetto semovente a scomparsa. Dalle 12:00 alle 15:00, mi spiega il deputy manager dell’hotel Agostino Zappimpulso, è possibile optare tra il menù lunch (2 portate a scelta 28€) o il tasting gourmet (3 piatti a 75€); tra le 19:00 e le 22:30 si svolge il servizio serale con gli aperitivi – serviti tra le poltrone del salotto a vetrate “La Littérature” o il bancone del bar – e la cena. Per il pre-dinner o un semplice drink vengono riservati anche alcuni tavolini dalla seduta alta sulla terrazza scoperta. La scenografia è il tramonto con vista sulla capitale.

 

 

Terrina di foie gras d’anatra moulard, Mazzancolle con insalata di testina di vitello, Risotto mantecato, Involtini di sogliola e scampi.

 

 

Il menù firmato dallo Chef Giuseppe d’Alessio è un omaggio alla cucina mediterranea con qualche incursione francese. Peculiarità dei suoi piatti, ho notato, è quella di riuscire a unire terra e mare, creando inetite combinazioni di sapori, come per le Mazzancolle con insalata di testina di vitello, bottarga di muggine e salsa verde o il risotto mantecato alla crema di stracciatella di bufala, polvere di pomodoro e intingolo di astice. Un osare che può apparire ardito ma dal risultato goloso.

Oltre al risotto mantecato, il guizzo campano di d’Alessio si esprime in altri due piatti “Signature”: la Terrina di foie gras d’anatra moulard, battuto di fassona e ananas al pepe Sechuan e gli Involtini di sogliola e scampi al trombolotto cotti al vapore, con carota e curcuma, coulis di crostacei. Tutti da provare. “Quando si varca l’arco d’ingresso al tempio dei sogni, lì, proprio lì, c’è il mare”, ha scritto Sepùlveda. A La Terrasse basta sporgersi alla ringhiera d’angolo e chiudere gli occhi.

 

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