Del ristorante “La Pergola” di Heinz Beck si è scritto e parlato tanto. I motivi di un successo che si rinnova da 23 anni sono molteplici, ma primo fra tutti – ne sono convinto dopo il colloquio con lui – la grande passione e dedizione che lo Chef ha nella gestione, non solo della cucina. Quest’anno cade il decennale dall’attribuzione delle Tre Stelle Michelin e, mi dice Beck, il ristorante è al completo tutte le sere, tanto che per avere un tavolo il più delle volte è necessario prenotare con ben tre mesi di anticipo.
La posizione, il roof top del Rome Cavalieri Waldorf Astoria, dalla quale si domina con la vista tutta Roma; il servizio di sala, preciso come l’ingranaggio di un orologio; la cucina di Beck, attenta al benessere oltre che al piacere e frutto di ricerca continua; la cantina, con ben 3.600 etichette tra italiane ed estere, curata dal Sommerlier Marco Reitano; la carta dedicata all’acqua con 29 etichette; gli arredi sontuosi e le opere d’arte; tutto l’insieme contribuisce a rendere La Pergola un unicum; un luogo a parte, dove abbandonarsi al piacere dei sensi immersi nella vera grande bellezza.
Come non bastasse, il ristorante è arricchito di pezzi della collezione d’arte dell’albergo, una delle più grandi collezioni d’arte private al mondo. Un arazzo di Aubusson, tele pregiate, porcellane di Sèvres, candelabri del Settecento, mobili Impero e una collezione di vetri soffiati di Emile Gallé sono un piacere per gli occhi tanto quanto le portate per il palato. Al centro un imponente vaso Celadon del Seicento viene decorato tutti i giorni con composizioni floreali realizzate dai maestri fiorai dell’albergo.
Ogni altra parola non riuscirebbe a rendere un’idea compiuta di questa esperienza, ambita da tutti gli amanti della cucina gourmet. Lascio perciò alle fotografie dei piatti del “menù degustazione” il compito di proseguire questo reportage.
PS per gli amanti del fumo lento, La Pergola dispone anche di una cigar room (sempre con vista) arredata con comode poltrone.