Alla ricerca del diamante delle Crete Senesi. Se vi trovate dalle parti di Siena – o in vacanza a Firenze – programmate una mezza giornata di gita a San Giovanni d’Asso. Non solo per la suggestione che gli deriva dal sorgere al centro delle Crete senesi – colline dalla suggestione lunare che si possono ammirare percorrendo l’antica Strada Lauretana, lontane anni luce dal classico paesaggio toscano fatto di tenute, casali e vigneti -, ma per cercare, acquistare e gustare il tartufo bianco locale; il più prezioso in assoluto sia dal punto di vista gastronomico che da quello prettamente economico.
Proprio in questi giorni, e fino al fine settimana del 14-15 novembre, si svolge a San Giovanni d’Asso la XXX edizione della tradizionale“Mostra–Mercato” del prezioso fungo.
Se non siete dotati di auto, potete fare un salto indietro nel tempo e lasciarvi cullare dal “Treno Natura” che, sospinto da una locomotiva a vapore d’epoca , raggiunge la Mostra-Mercato percorrendo una ferrovia dimentica capace di regalare scorci indimenticabili, invisibili da qualsiasi strada (partenza domenica 8 da Siena e domenica 15 da Grosseto).
Il programma della Mostra-Mercato è ricco di appuntamenti che promettono di non deludere i gourmand più esigenti nella scoperta delle qualità del “Diamante delle Crete” e degli abbinamenti con gli altri prodotti tipici del territorio (pecorino e caciotta senesi, salumi di cinta senese, chiantigiani e di cinghiale, i vari vinidella Doc Orcia e ilChianti dei ColliSenesi, l’olio extravergine di oliva, gli abbinamenti coi distillati Bonollo e le bollicine di Castello Banfi dalla vicina Montalcino).
Il tartufo bianco delle Crete Senesi è considerato uno dei più pregiati d’Italia e, caratteristica non secondaria, nella Mostra – Mercato di San Giovanni d’Asso vengono commercializzati solo pezzi a km zero, ovvero non provenienti da altri centri di raccolta. La sua eccellente qualità dipende dal particolare ambiente dove nasce. La mancanza di insediamenti industriali, la lontananza di grandi vie di comunicazione, la presenza di boschi (occupano ancora il 30% circa della superficie delle Crete), e il paesaggio pressoché intatto, costituiscono l’ambiente ideale per la sua crescita. Infatti questo tipo di tartufo viene definito una vera e propria “sentinella ecologica”.
“Quest’anno la qualità è stata eccellente”, mi dice Michele Boscagli, presidente dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo, a cui mi affido per l’acquisto del mio primo diamante delle Crete senesi.
La Mostra-Mercato, che quest’anno è organizzata dall’associazione Tartufai Senesi, si conclude il week end del 14-15 novembre, ma c’è tempo fino a dicembre inoltrato per avventurarsi alla ricerca del “diamante”. I prezzi intimoriscono un po’ (2.000 euro al kilo le pezzature più modeste), ma ne bastano 8 grammi a persona per goderne la freschezza, l’aroma e il sapore unico. Se volete essere più parsimoniosi, potete optare sempre per la più abbordabile crema con tartufo bianco (che contiene il 20% di tartufo e non ha niente a che vedere coi prodotti industriali “al tartufo”).
Io il mio tesoro l’ho trovato e lo custodisco con la cura suggeritami da Boscagli: avvolto in una carta assorbente all’interno di un barattolo chiuso che ho riposto nel comparto “frutta e verdura” del mio frigorifero. Ora lo curerò cambiando la carta ogni giorno, fino al momento della “grattugiata” (5-6 giorni la conservazione massima del tartufo bianco).
Per informazioni, il programma completo e prenotazioni contattare il 349 7504247 (Biancane servizi al turismo)
Sito: www.mostradeltartufobianco.it
PS Se vi trovate a passare da Poggibonsi vi consiglio una sosta al Ristorante “Da Alcide”, considerato uno dei migliori ristoranti di pesce nella Toscana interna, celebre per il suo rinomato Cacciucco.
A San Gimignano, invece, merita una sosta la pluripremiata “Gelateria Dondoli”. Vi stupirà per la prelibatezza dei suoi gelati, preparati con ingredienti selezionatissimi e di prima qualità, con un occhio di riguardo ai prodotti tipici del territorio come lo Zafferano di San Gimignano DOP ed il Vinsanto. Ho assaggiato il gelato al castagnaccio, senza parole…