Ornellaia, Frau Merkel e l’inedito Asse con Roma

Dimenticato lo spread, è ora di riscoprire che i tedeschi sono i nostri migliori alleati.

 

Ornellaia

Frau Merkel, Ornellaia e l’inedito Asse con Roma. Forse ogni tanto ce lo scordiamo, ma è bene ricordarselo, i tedeschi sono i migliori alleati dell’Italia. Si parla di export e, soprattutto, di turismo(*). E poco male se i vicini teutonici – come il Grillo parlante con Pinocchio – stanno sempre a ricordarci quello che non va (debito monstre, rigidità economiche – e di comprendonio -…educazione civica) perché sono anche lì ad ammirare (e ad acquistare) le nostre eccellenze.

Da tempi ormai remoti i nostri vicini di casa hanno scelto il Belpaese – pur inondato dalle alluvioni, dal cemento selvaggio e dalla monnezza – come una delle mete predilette per le loro vacanze e ne hanno scoperto i prodotti, che contribuiscono a promuovere (come ho potuto documentare con un’autorevole testimonianza anche qui sul blog). E non si può negare che negli ultimi anni proprio Angela Merkel, la Cancelliera di ferro tanto bistrattata dalle cronache nostrane, sia una promoter di primo piano – seppur involontaria – dell’Italia.

Frau Merkel è solita trascorrere le vacanze estive sulle Dolomiti, a Solda, in Alto Adige – proprio nelle zone dove vedrà la luce a ottobre il primo whisky single malt tutto italiano, di cui ho dato notizia qui sul blog – o quelle pasquali ad Ischia, tra fanghi di benessere e terme, o a Capri. E pure in occasione del Bilaterale con Matteo Renzi a Firenze, la Cancelliera – suo malgrado – si è resa promoter delle sponde italiche. Non sarà Claudia Schiffer ma ci fa gioco.

Oltre a portare all’onore delle cronache internazionali la città – che di pubblicità non ha granchè bisogno ma non fa mai male, soprattutto se è gratis! -, l’evento, e di ciò bisogna dare atto al premier che in cuor suo forse vedrebbe bene Firenze Capitale come fu dal 1865 al 1871, è stata una vetrina anche per prodotti di punta della Toscana: ribollita, pappa al pomodoro, fiorentina erano i fiori all’occhiello del menù della cena di gala. E poi i vini, che per accogliere coi giusti onori un personaggio come la Sora Merkel, non potevano che essere tra i toscanacci più prestigiosi: Brunello, Chianti e Ornellaia.

 

Ornellaia

E non sarà stato solo per la bellezza del David, della Galleria dell’Accademia e degli Uffizi se il giorno dopo, in conferenza stampa,Merkel si è mostrata tanto disponibile e conciliate nei confronti dell’Italia e così placida con la Grecia. Sembrano lontanissimi i tempi dei sorrisetti ironici – con l’allora galletto di Francia Nicolas Sarkozy – indirizzati al pavone nostrano Silvio Berlusconi – che avrebbe poi ricambiato amabilmente con quel celebre “Culona In”.

 

and German Chancellor Angela Merkel drinks a glass of sparkling rose wine during the sponsors' tour at the CDU Federal Party Conference in Leipzig, Germany, 15 November 2011. From 14 to 15 November 2011, the CDU's 24th federal convention takes place in Leipzig. EPA/PETER ENDIG

 

Oggi l’aria è cambiata. E con Matteo sono tutti baci e abbracci e “volemose bene”. La Troika è morta e sepolta – il suo spettro ha aleggiato anche su di noi per un certo periodo -, si può spendere per investire (la Grecia rinegozierà addirittura il rientro dal debito) e lo spread è tornato nel dimenticatoio. Oggi si torna ai fondamentali e si torna a parlare di pane (bread) e di spesa. Cosa che sta a cuore anche al presidente della Bce, Mario Draghi, immortalato – forse non a caso – a trascinare il cestino in un supermercato scambiando effusioni di affetto con la consorte. Se oggi siamo fuori dal tunnel e con Berlino sembra nascere questo nuovo Asse (del “fermo”?) il merito è soprattutto suo. E’ Super Mario che è riuscito a piegare l’austerità tedesca tenendo a bada i falchi con un instancabile lavoro ai fianchi che va avanti dal 2008. Il risultato è il famoso QE e questa inedita posizione più conciliante della Merkel.

 

Ornellaia

“Rigore e sobrietà” è stato scalzato da “Basta austerità”, pur se con sfumature diverse nei vari paesi. L’inaspettata quanto originale alleanza tra la sinistra di Syriza e la destra indipendentista di Anel è lì a incarnare questo stravolgimento nella forma più radicale ed evidente. Il nodo del debito greco difficilmente finirà a tarallucci e vino, anche con Alexis Tsipras premier. Di certo si volta pagina. E se un giorno vedremo l’Unione politica – quello che è davvero mancato in questi sei lunghi anni di crisi -, oltre che di Monti, Letta, Renzi e chi verrà dopo, forse, il merito sarà anche un pochino di Ornellaia e delle nostre eccellenze italiane.

(*) Secondo i dati pubblicati nel dicembre 2013 dall’ISTAT, la Germania si è confermata anche nel 2012 il primo Paese di provenienza di turisti stranieri in visita nel nostro Paese. In controtendenza rispetto ai dati aggregati dell’anno – che hanno segnato una diminuzione del 5,6% del totale dei viaggi in Italia – i flussi turistici dalla Germania hanno confermato il costante trend di crescita degli ultimi anni, aumentando di oltre il 3% e toccando la cifra record di 10,2 milioni di arrivi e di oltre 50 milioni di pernottamenti. Sulla base delle cifre fornite dalla Bundesbank, tale andamento avrebbe assicurato un afflusso di circa 6,4 miliardi di Euro nel nostro Paese.

Secondo i  dati diffusi dall´Ente nazionale di statistica tedesco (DESTATIS), l’Italia è risultato nel 2013 il sesto partner commerciale della Germania, con 101 miliardi di interscambio, e quinto sul lato dell’import (con 48 miliardi).

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