I migliori cocktail bar tra Roma e Milano. E’ facile dire “andiamo a farci un drink”. Più difficile è il dove. Sì, perché un cocktail, così come un buon piatto, per risultare davvero piacevole deve essere preparato a regola d’arte. Difficile bere bene in uno dei tanti bar o locali che dietro al bancone hanno gente che ha imparato a fare intrugli con Wikipedia. La miscelazione è un’arte e richiede studio. Perciò, ho deciso di mettere assieme i locali che, per me, sono tra i posti migliori dove bere su Roma e Milano. Ho volutamente escluso i top bar dei grandi alberghi (magari gli dedicherò un pezzo ad hoc più avanti). E ho volutamente sottolineato i nomi dei bartender, perché la differenza anche qui la fanno sempre le persone. Cin!
ROMA
Caffè Propaganda
Via Claudia 15, Roma. Tel 0694534255 Sito
Gusto retrò e offerta innovativa. Sembra di entrare in un bistrot parigino con uno stile tutto suo. Ceramiche, rovere, ferro e pelle, tres chic! Menù sfizioso da sfogliare. Cocktails originali e very good. Bar ancor più di livello ora con la nuova accoppiata tra il resident Livio Morena e Patrick Pistolesi. Il duo ha dato vita a una nuova selezione di cocktails dalla base vintage rivisitata ma con ingredienti rigorosamente home made. Spettacolare il bancone dello “Zinco bar”, invitante la sala coi suoi tavolini e le sedute imbottite. Con “Un Bellissimo Aperitivo”, uno dei cocktail in menù, Pistolesi ha vinto la tappa Baritalia di Napoli guadagnandosi un posto nella drink list di Expo 2015. Cucina molto interessante.
Bar del Fico
Piazza del Fico 26, Roma. Tel 0668808413 Sito
Conosciuto da tutti i romani che vivono la notte, è un bar che esiste da sempre. Dopo una lunga ristrutturazione, ha riaperto i battenti con stile urban chic nel 2010. C’è chi lo preferisce anche di giorno, a colazione o a pranzo, per me è il top se ti va di bere qualcosa di non anonimo, in un luogo informale ma cool e con la movida romana giusta. Il mio punto di riferimento è Jean Simone Soudani, chiedete di lui al bancone e non vi deluderà. Per me Old Fashion fisso. Preparato come si deve, miscelando il bourbon very slowly!
The Jerry Thomas Project
Vicolo Cellini 30, Roma. Tel 0696845937 – Mob 370 1146287 Sito
E’ un circolo-speakeasy, quindi si entra solo su prenotazione, con parola d’ordine e con l’obbligo di iscrizione (5 € il costo della tessera). Si beve bene e l’ambiente è originale e curato. Essendo un club è permesso fumare (con moderazione). Delude per i “vizi”, che sono i peggiori della Capitale. A cominciare dagli spazi, un po’ troppo angusti. Non accettano carte di credito o bancomat, anche se sul menù i prezzi dei drink è nella media dei locali commerciali più chic della capitale (che però emettono scontrino). Non basta scrivere “Questa è casa nostra, di conseguenza facciamo come ci pare”. Anzi, infastidisce ulteriormente. E non paga. La rivista Drinks International l’ha inserito al 19°tra i Best Bars nella sua Top 50. Un pò più di umiltà renderebbe forse più onore.
The Deer Club
C/O D.O.M Hotel, Via Giulia 131, Roma. Tel 066832144 Sito
Concept lounge del D.O.M Hotel, il primo della Capitale. Scelta perfetta per chi vuole farsi ammaliare dalle architetture e dai tesori artistici della rive droite romana, defilato rispetto al via vai dei percorsi turistici, in un’atmosfera intima, rilassata ed elegante. Gli elementi originali della struttura – mattoncini a vista, soffitti in legno e antiche iscrizioni sacrali di marmo del ‘500 – si fondono in modo naturale con arredi di design, tocchi animalier e opere d’arte contemporanea, tra cui tre serigrafie originali di Andy Warhol della serie “Ladies and Gentlemen”. Alla sacralità degli ambienti fa da contrappunto un allure cosmopolita e l’unicità del locale sta proprio in questa voluta dicotomia: è capace di evocare nostalgiche atmosfere tipicamente romane e, al tempo stesso, di mantenere uno sguardo internazionale e trasversale. La sensazione è di far parte di un club privato. Al bar Davide Guglielmelli vi sorprenderà.
MILANO
The Doping Club
C/O The Yard Hotel, Piazza XXIV Maggio 8, Milano. Tel. 0289415901 Sito
Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo questo posto che ricorda un pezzo di America anni ’60, col suo residuo di stile british in pelle, legno e acciaio soppiantato poi dal boom della plastica. Se fossi un locale sarei il Doping Club: stiloso, vintage ma di gusto, elegante senza strafare. Cuoio, acciaio, vetro, cose vissute, calore di casa… alcolici di livello, miscelati ad arte da Mr. Moustache e Mr. Seven. “… Il ritmo del jazz, il tempo scandito dal passaggio dei suoi viaggiatori. Il moderno, l’usato, il vintage, il vecchio e l’antico si rincorrono e si intrecciano continuamente intorno al grande bancone sino agli ambienti più segreti…ma ricordate: ci sarà sempre qualcosa che non avete ancora scoperto!”, così si presenta sul sito Internet. Il Doping Club è vita che scorre. E c’è anche l’angolo fumatori, di grande stile come tutto il locale!
Club 1930
Indirizzo segreto, pagina Facebook
E’ uno speakeasy vero, segreto. Ho avuto la fortuna, e l’onore, di scoprirlo grazie al bartender Flavio Angiolillo, un vero Signore che mi ha dedicato un’attenzione e una cura rari. Vi si accede da una porticina di un fast food cinese niente affatto invitante. Passata la porta nascosta, come per magia, si entra in un vero e proprio salotto adorno di pezzi d’antiquariato e comode poltrone. L’accoglienza e il servizio non hanno niente da invidiare a quelli dei bar dei grandi alberghi. Al piano inferiore c’è anche lo spazio riservato ai fumatori e si possono degustare sigari proposti in abbinamento a distillati di pregio. Per arrivarci provate a seguire le tracce che ho fornito qui sul blog! Credetemi, ne vale la pena.
MAG Cafè
Via Ripa di Porta Ticinese 43, Milano. Tel 024548 9460 Sito
Affacciato sui Navigli, questo locale offre una straordinaria varietà di offerta: dalla colazione del mattino al lunch, dall’happy hour, l’aperitivo milanese per antonomasia, al dopo cena. Per bere bene bastaabbandonarsi nelle mani dei barman – capitanati da Flavio Angiolillo e Marco Russo, che trovate di casa anche al Club 1930. L’atmosfera è quella del caffè di una volta con musica blues e jazz. La lista dei cocktail è nascosta nei libri regalati dai clienti poggiati sui tavoli e, come in ogni bar serio, ogni drink ha il suo bicchiere. Tra i tanti cocktail degni di nota ci sono il “Magazine”, il “Besame mucho” e il “Midnight in Paris”.
Ceresio 7
Via Ceresio 7, Milano. Tel 023103922 Sito
Sul rooftop dello storico palazzo Enel, oggi sede del gruppo Dsquared2, Ceresio 7 è un luogo di grande stile retrò anni ‘60; da vivere in tutto l’arco della giornata, dalla mattina con le piscine e il lunch sui tavolini, fino alla prima serata con l’aperitivo, per proseguire con la cena e il dopo cena all’American Bar. L’ambiente è elegante e caldo e si può gustare una prestigiosa collezione di spirits e una grande selezione di drinks dall’identità decisamente italiana. Il bar dispone di due lounge interni, una anche per fumatori, e di tavoli e cabanas a bordo piscina. Si tratta di una vera e propria perla milanese. I prezzi del ristorante gestito dallo Chef Elio Sironi sicuramente non sono per tutte le tasche, ma vale la pena anche solo farsi un aperitivo a bordo piscina godendosi il tramonto sullo skyline di Milano.
Nottingham Forest
Viale Piave 1, Milano. Tel 02798311 Sito
A prima vista sembra un ritrovo Tiki, per lo stile dell’arredamento ispirato al mood marino, tribal e surf. In realtà racchiude oggetti e suppellettili che arrivano da viaggi in giro per il mondo ed è un luogo tutto da scoprire. La parola magica qui è sperimentazione che Dario Comini – che lo ha aperto nel lontano 1970 – mette nelle sue creazioni. Lui si definisce “barchef” e applica agli alcoolici i principi della cucina molecolare, dando vita a cocktail unici. La fusione tra le tecniche della cucina(le gelatine, gli spray, le essenze, le riduzioni , le glasse, gli aromi e le spezie e l’utilizzo di attrezzi come il saldatore o l’omogenizzatore)e i cocktail tradizionali hanno aperto frontiere inaspettate. Dal 2008, non a caso, il Nottingham Forest di Milano è entrato a far parte dei “Great 50 Bars of the World” di Drinks International (ora è 15°). E’ un posto da visitare almeno una volta nella vita. Solo non accettano prenotazioni nè compagnie numerose. Quindi, andateci al massimo in quattro e preparatevi a una lunga fila!