E tu, sei più TOPO o ROPO? All’etichettatura tutta americana tra chi cerca i suoi acquisti su Internet e poi compra in negozio (Research Online, Purchase Offline) e chi, invece, prova in negozio ma compra via Pc (Try Offline, Purchase Online), sfuggono però i tanti – me incluso – che sfruttano sì la comodità della Rete, senza però rinunciare al piacere della visita in negozio. Soprattutto se il negozio in questione è capace di emozionare e coinvolgere il cliente, offrendo una vera e propria esperienza di acquisto sensoriale e facendolo sentire quasi a casa.
Stiamo parlando del concept store, capace di suscitare l’attenzione del cliente attraverso una pluralità di suggestioni, create sia dalla varietà di prodotti esposti che dall’architettura dell’ambiente. Il punto vendita si trasforma così in un vissuto personale carico di fascino per il cliente, che entrando si immerge in un percorso coinvolgente di benessere per tutti i sensi (grazie anche a luci, musiche, aromi); nel quale può vivere lo “spettacolo della merce” come esperienza edonistica oltre che consumistica.
Non a caso, per circa il 70% (*) dei consumatori e degli imprenditori i negozi tradizionali tra dieci anni avranno ancora un ruolo importante, ma solo se saranno appunto capaci di evolvere da semplici contenitori espositivi di merci a veri e propri ambienti del gusto.
Internet da minaccia diventa così un’opportunità, di vendita per il 26,3% che lo usa anche per il commercio elettronico e/o di promozione pressoché a costo zero (2 imprese su 5 dichiarano di avere un sito Web).
Molti consumatori, in effetti, cercano oggi di ottenere il meglio dei due mondi, online e offline: si informano su Internet prima di comprare ed esprimono le proprie valutazioni sulla Rete dopo aver comprato; queste diventano quindi fonte importante di informazione per i futuri potenziali acquirenti.
Per ogni acquisto online, infatti, ce ne sono almeno altri tre che si formano in Rete ma poi si concretizzano nel mondo fisico; magari dopo aver comparato i prezzi o individuato i negozi adatti o aver usufruito di coupon e promozioni da utilizzare in negozio. Dal Web, quindi, i negozianti non possono proprio più prescindere.
Ma uno dei principali fattori che farà sempre più la differenza nel successo di un esercizio commerciale è l’interazione tra il cliente e il venditore/commesso. Nel 43,7% dei casi non si acquista in Rete proprio per la mancanza di questo contatto umano. A quanti di noi non piace essere “coccolati” facendo shopping, soprattutto se si tratta di cose che compiacciono la nostra vanità? Il personale è considerato non a caso l’asset piú importante in un’attivitá di servizio come il commercio, al dettaglio ma anche nella grande distribuzione.
I negozi fisici hanno sicuramente ancora un futuro. Per non essere travolti devono sì diventare 2.0 ma senza trascurare, anzi, puntando sulle caratteristiche distintive che nessun player online potrá mai copiare: gli ambienti, il personale, merce di qualità e ricercata e… emozione.
(*) I dati statistici sono estrapolati dall’indagine “Il negozio nell’era diInternet”, realizzata da Confcommercio-Imprese per l’Italia incollaborazione con Format Ricerche.
Alcuni esempi vincenti di concept store di abbigliamento a Roma
WOOLS
via del Governo Vecchio, 59 – Tel. 0668210942
www.wools.it
Blue Marlin & Co
via Salaria, 244/250 – Tel. 068553551
www.bluemarlincompany.it
Officina Slowear
Via di Campo Marzio, 73 – Tel. 0692595839
www.slowear.com/store-locator.php
AZ Abbigliamento
Via dei Serpenti, 153 Roma – Tel. 064824979
http://appside.it/item/az-abbigliamento-maschile-a-roma
George’s
via del Pantheon, 58 – Tel. 066794456
www.georges.it
SBU-Strategic Business Unit
via di San Pantaleo, 68/69 – Tel. 0668802547
www.sbu.it
